La Straniera

LA RUSSIA SOTTO L’ATTACCO DI STOPXAM

Niente paura. Chi il codice della strada lo rispetta non ha nulla da temere. Non se la passano alla grande, invece, gli automobilisti che, in barba all’educazione stradale e civica, si cimentano in un “traffico-fai-da-te” diventando bersaglio degli StopXam. Il termine significa letteralmente “stop alla maleducazione” e indica un gruppo di vigilantes nato nel 2010 a Mosca per lottare contro i guidatori maleducati e indisciplinati. Il loro successo è stato talmente grande che sono nate “filiali” in molti paesi dell’Europa dell’Est come Ucraina e Moldavia.

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“Arma” principale utilizzata nella lotta contro la cultura della guida pericolosa e dei parcheggi illegali è la gentilezza. Per contrastare, infatti, la maleducazione dilagante, i volontari, armati di cortesia, intervengono avvicinando chi guida in modo pericoloso, chi parcheggia fuori dalle strisce e chi parcheggia in doppia fila o in modo tale da bloccare il transito di pedoni o di altre auto. Segue una ramanzina sul loro comportamento ineducato e privo di senso civico.

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Se le buone non funzionano, i volontari iniziano ad attaccare adesivi giganti sul parabrezza delle auto con su scritto “Non mi interessa degli altri, parcheggio dove voglio”. Non sempre gli automobilisti protagonisti di questi attacchi la prendono bene. Alcuni, infatti, ritengono che a comportarsi male siano proprio i vigilantes o, al massimo, sia sbagliato il codice della strada. Ma non è mai colpa loro. Molti protestano piuttosto violentemente, urlando parolacce e facendo gestacci. Certi automobilisti attaccano i membri di StopXam, addirittura, con piedi di porco, mazze da baseball o pistole. I più irruenti reagiscono con minacce anche fisiche. I volontari, però, perseguono la non-violenza. Come spiega uno degli attivisti: “Se ci chiamiamo ‘stop alla maleducazione’, non possiamo essere noi maleducati con le persone. Alcuni automobilisti sono molto violenti. Sono stato minacciato con armi centinaia di volte. Ma vogliamo costruire una società civile, che faccia funzionare la democrazia”.

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Non tutti rispondono negativamente all’attacco. Alcuni automobilisti, una volta recepito il messaggio, tornano sui propri passi, correggendo l’atteggiamento sbagliato. Che sia un primo risultato a favore di una società più civile? Di certo, una rivoluzione on the road è cominciata…

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(Fonti: notizie.delmondo.info – greenme.it – youtube)

Guarda il video degli attacchi di StopXam:

http://www.youtube.com/user/stopxamptz

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